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Economia

Coronavirus, danni all'economia per miliardi di euro: i settori più a rischio

Secondo un'analisi del centro studi di Unimpresa, una crisi di tre mesi potrebbe provocare perdite per 45 miliardi di pil, ma se l'emergenza dovesse prolungarsi, le conseguenze sarebbero ben peggiori

Uno dei temi più dibattuti in questo periodo di emergenza causato dall'epidemia del nuovo coronavirus, è l'effetto sull'economia italiana, che già prima di piombare in questa situazione non viveva un momento idilliaco. Secondo le stime pubblicate ieri da Confesercenti, una breve crisi potrebbe far perdere 8 miliardi di euro di pil, ma secondo un'analisi del centro studi di Unimpresa, i danni all'economia sarebbero ben maggiori. In tre mesi possono subire ripercussioni enormi 45 miliardi di pil e ''i settori più a rischio vanno dal turismo ai trasporti, dagli spettacoli allo sport''.

Coronavirus, i settori a rischio

Ma secondo Unimpresa gli effetti del coronavirus possono creare danni su 150 miliardi di euro di prodotto interno lordo ovvero quasi il 10% dell'economia italiana: si tratta di 64 miliardi del settore alberghiero e ristorazione, 53 miliardi del trasporto, oltre 8 miliardi del comparto noleggio e leasing, 2 miliardi riferibili alle agenzie di viaggio e ai tour operator, quasi 11 miliardi riconducibili a musei, cinema e teatri, oltre 7 miliardi del settore sport e tempo libero.

Le ricadute, spiega l'associazione, ''sono in alcuni casi dirette e in altri si tratta di ricadute 'a cascata' non soltanto nelle regioni e nelle province della cosiddetta 'zona rossa', ma su tutti il territorio nazionale''.
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Coronavirus, la task force di Unimpresa

Unimpresa istituisce una task force per aiutare e supportare le aziende, i loro dipendenti e, in generale, i territori, in tutta la fase di emergenza legata all'epidemia del Coronavirus. La task force, guidata dalla presidenza nazionale e in particolare dal vicepresidente, Giuseppe Spadafora, ha il compito di monitorare sul territorio sia le esigenze degli imprenditori sia quelle dei dipendenti, ma anche quelle legate al territorio e quindi di tutte le famiglie e dei cittadini.

Obiettivo dell'iniziativa, si spiega in una nota, ''è mettersi al fianco delle imprese associate e delle istituzioni (governo, regioni, comuni, Servizio sanitario nazionale e Protezione civile) con informazioni e dati relativi alle necessità e alle situazioni più critiche rilevate sul campo, attraverso la rete territoriale in tutta Italia, sia per quanto riguarda l'attività imprenditoriale sia per quanto riguarda la salute dei dipendenti''. 

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