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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia Piazza Paolo VI

CGIL, CISL e UIL: «Subito risposta per i lavoratori esodati!»

In terra lombarda sono almeno in 20mila senza pensione e senza lavoro, vittime di un cambio in corsa di quelli che erano i percorsi pensionistici già concordati. I sindacati insorgono: "Azione forte e continuativa"

Sindacati sul piede di guerra per difendere tutti quei lavoratori cosiddetti ‘esodati’, quei lavoratori che sulla base della recente riforma che ha cambiato in corsa i percorsi di accompagnamento alla pensione già concordati, si trovano nella difficile situazione di non poter esigere il diritto alla pensione a fronte degli esaurirsi degli ammortizzatori sociali. CGIL, CISL e UIL sottolineano che non è ammissibile “lasciare a metà” tutti quei lavoratori e tutte quelle lavoratrici che volontariamente “avevano accettato percorsi di mobilità con la garanzia di raggiungere al termine della stessa il pensionamento”.

In terra lombarda sono più di 20mila, lavoratori e lavoratrici “che provengono da aziende fortemente in crisi che non possono più contare su nessuna ricollocazione”. I sindacati chiedono ora a gran voce una risposta concreta, e si dicono pronti a svolgere “un’azione forte e continuativa fino a quando non sarà garantita tale risposta adeguata”. Oggi pomeriggio una prima mobilitazione, anche a Brescia, con un presidio organizzato proprio al di fuori della Prefettura.

“CGIL, CISL e UIL – concludono i sindacati – chiedono che nella fase di confronto nazionale aperto tra Governo e parti sociali sul piano nazionale si trovino adeguate risposte positive a questo tema, senza ritardi, incertezze o possibili ricatti da parte di nessuno”.

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