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Economia Via Cefalonia

Brescia: debiti per 40 milioni, un piano per salvare Carnevali

Concordato preventivo in continuità: presentata in tribunale la richiesta per avviare la procedura controllata di risanamento per il marchio bresciano dell'abbigliamento Carnevali

Concordato preventivo in continuità aziendale. Sarà questa la strada da percorrere per il gruppo bresciano di Carnevali, volto tra i più noti della moda e dell'abbigliamento e che vanta negozi in città (il più celebre, quello di Via Cefalonia), ma pure al Leone di Lonato, alle Porte Franche di Erbusco, a Curno di Bergamo. Il concordato preventivo, procedura concorsuale attraverso la quale si cerca un accordo coi creditori per non essere dichiarato fallito e provare di superare la crisi in cui versa l'impresa, è stato scelto come la soluzione più efficace per proseguire nella gloriosa attività del gruppo.

La domanda sarebbe già stata presentata in Tribunale a Brescia. Perchè, come riportato da BresciaOggi, nel 2015 i ricavi si sono 'fermati' a quota 20 milioni di euro, e il debito accertato invece adesso 'vale' circa 40 milioni, di cui 10 di perdite solo negli ultimi quattro anni. I ricavi, dal 2012 ad oggi, si sono letteralmente dimezzati.

Questa la situazione di Carnevali, del gruppo Bani Carnevali. E il concordato dovrebbe permettere all'azienda di continuare il suo lavoro, anche con la ristrutturazione del debito. Impossibile comunque non parlare di crisi, anche se Carnevali mantiene i tre punti vendita bresciani - più un quarto nella bergamasca – e circa un centinaio di dipendenti, ma ormai quasi tutti sono part time. L'azienda è stata fondata nel 1955 e - dal 1994 - il suo 'epicentro' è proprio in Via Cefalonia.  

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