METRO: stato di agitazione e scioperi per 200 lavoratori
Cresce la preoccupazione tra i dipendenti bresciani dopo la disdetta della contrattazione integrativa e aziendale decisa da Metro Italia
Paradossale e controproducente. Così Alberto Pluda, Segretario generale della Fisascat Cisl di Brescia, prende posizione dopo la disdetta della contrattazione integrativa e aziendale decisa da Metro Italia, che si occupa della grande distribuzione cash and carry, presente a Brescia con un punto vendita da cui dipendono quasi 200 lavoratori.
A livello nazionale Cgil, Cisl, e Uil hanno proclamato lo stato di agitazione in tutto il gruppo (che occupa complessivamente 4000 addetti) con 12 ore di sciopero da gestire a livello territoriale, senza preavviso, entro il 30 settembre.
“La disdetta della contrattazione è controproducente – aggiunge Pluda – perché non aiuterà Metro Italia a raggiungere gli obiettivi di recupero di efficienza che il gruppo di propone; porterà solo tensione e malcontento tra i lavoratori. Ma è anche paradossale, visto che le associazioni datoriali dichiarano continuamente che occorre rilanciare la contrattazione locale, mentre le società precludono questa possibilità con l´interruzione unilaterale delle intese”.