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Si ferma l'inflazione, ma aumenta il prezzo di libri e vestiti

E' chiaro come ci sia stia approfittando dell'inizio della stagione scolastica e dell'inverno. "I furbetti dell'Iva hanno approfittato della nuova aliquota per rincari ingiustificati", ha dichiarato il presidente Codacons

L’inflazione a Brescia registra a settembre una battuta d’arresto, in controtendenza rispetto ai mesi scorsi. Il tasso congiunturale registra un -0,4%, similmente a quanto avvenuto nel settembre 2010, mentre il tasso tendenziale rimane stabile a +3,1% come il mese scorso. E' il livello più elevato registrato da ottobre 2008.

Alla voce ”Abbigliamento e calzature”, si segnala, dopo una lunga fase di stasi, l’aumento congiunturale più elevato da aprile 2005 e il tasso tendenziale più alto da ottobre 2003. Aumenti anche al capitolo “Istruzione”. E' chiaro come ci sia stia approfittando dell'inizio della stagione scolastica e dell'arrivo dell'inverno.

Su questi ultimi dati é intervenuto il presidente Codacons Carlo Rienzi: "E' la prova delle speculazioni post-Iva denunciate immediatamente dal Codacons. I “furbetti dell’Iva” hanno approfittato della nuova aliquota per applicare rincari ingiustificati e arrotondare selvaggiamente i prezzi, così come avvenuto durante l’introduzione dell’euro. Un vero e proprio strozzinaggio, considerato che le famiglie sono già sul lastrico. Ora le Fiamme Gialle, cui il Codacons ha inviato una denuncia, devono indagare e fermare queste speculazioni, mentre il Governo deve fare immediatamente dietrofront sull'aumento dell'Iva".

Per l’associazione, inoltre, va immediatamente ridotta almeno l'Iva sulla benzina e su prodotti come giocattoli, cioccolato, caffè, detersivi (che gravano sulle famiglie numerose), compensando il minor gettito con spostamenti di beni dall'aliquota ridotta a quella ordinaria.

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