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Economia

Coronavirus, gli altiforni si fermano: chiude Alfa Acciai, 1.000 dipendenti a casa

E’ la prima grande azienda bresciana che chiude i battenti fino al termine dell’emergenza: da martedì sera tutto fermo all’Alfa Acciai di San Polo

Anche l’acciaio si ferma, per fermare il Coronavirus. La notizia è di poche ore fa: allo scoccare delle 22 di martedì sera l’Alfa Acciai di San Polo ha interrotto la sua produzione, fino a data da destinarsi. Tutti a casa, per il bene di tutti: serrande abbassate nei reparti almeno fino a che la situazione non accennerà a migliorare. Nessun caso conclamato, comunque, tra i circa mille dipendenti dello stabilimento cittadino.

“Visto il contesto di allarme sociale e sanitario – si legge in una nota dell’azienda – alla luce delle indicazioni previste dai decreti del Governo e dalle misure adottate dalle amministrazioni locali, al fine di tutelare le proprie maestranze e collaboratori e per garantire maggiore protezione alla comunità bresciana, il gruppo Alfa Acciai ha deciso la chiusura di tutte le attività del sito di San Polo”.

La produzione è ferma, ma qualcosa va ancora avanti: le consegne ai clienti e una “minima parte” delle funzioni di staff potranno proseguire “essendo in grado di garantire la massima sicurezza delle persone coinvolte”. Dunque anche tutti gli operai sono a casa, con varie modalità: dalle ferie arretrate o forzate, fino eventualmente all’utilizzo di ammortizzatori sociali. 
 

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