Aeroporti: Montichiari-Verona, l'area del lago fa sistema
Con la gestione totale dello scalo bresciano alla Catullo Spa, sarà ora possibile lo sblocco degli investimenti con ricadute positive sull'economia delle due province
I risvolti economici e industriali e le prospettive di medio e lungo termine per il sistema aeroporto del Garda sono stati al centro della conferenza organizzata a Verona per fare il punto della situazione dopo il rilascio della concessione interministeriale quarantennale alle Catullo SpA per gestire l'aeroporto di Brescia-Montichiari.
"Viene legittimato uno scalo di valore internazionale e con questa concessione è nato il terzo sistema aeroportuale d'Italia dopo Milano e Roma" ha affermato il presidente della Catullo SpA, Paolo Arena. Alessandro Bianchi, presidente della Camera di Commercio di Verona (azionista di riferimento della Catullo Spa con una quota del 27,72%) ha evidenziato che "è stato raggiunto un punto fermo per guardare al futuro ed ora bisogna fare una grande riflessione per vedere come andare, dove andare e con chi andare".
"Adesso si possono sbloccare tanti investimenti con ricadute su settori importanti della nostra economia, a cominciare da turismo e dall'utenza business" ha detto Giovanni Miozzi, presidente della Provincia di Verona (terzo azionista con il 14,7%), sottolineando che "con Montichiari abbiamo la pista più lunga del Nord Italia, ideale per i cargo".
Il direttore generale Carmine Bassetti ha poi posto l'accento sul fatto che "con il Sistema del Garda per la prima volta riusciamo a legare un sistema aeroportuale al territorio ed un territorio al sistema aeroportuale".
La concessione per Montichiari, attesa per 14 anni, è il risultato di un impegno bi-partisan dei deputati veronesi: Alberto Giorgetti (Pdl) e Gianni Dal Moro (Pd): "Bisognerebbe che Verona lavorasse così sempre anche su altre questioni strategiche, mi auguro che questa congiuntura apra una nuova fase di dialogo più efficace" ha concluso l'on. Giorgetti.