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Cronaca Vione

Folle "caccia all'untore" sulle piste della Valcamonica: aggredita famiglia di Codogno

Dell'episodio sono già informate le forze dell'ordine: è successo a Vione, in Valle Camonica. La famiglia è in vacanza da diversi giorni: ad oggi stanno tutti bene

Paura, ignoranza e violenza sulle piste da sci della Valle Camonica: a Vione una famiglia originaria di Codogno, in vacanza ancora prima dell'ordinanza di isolamento per i Comuni della “zona rossa”, è stata presa di mira da altri sciatori e turisti, proprio perché di Codogno. Sarebbero stati accusati di essere degli “infetti”, scatenando la pronta reazione del padre, e poi qualche parola di troppo e qualche spintone. Dell'accaduto sono state allertate anche le forze dell'ordine.

La famiglia in questione, padre madre e due figli, è arrivata in valle da Codogno prima del “blocco” conseguente all'ordinanza. Nessuno di loro presenterebbero sintomi riconducibili al coronavirus o neppure alla più banale influenza. Si è trattato di una folle e insensata "caccia all'untore", indegna per qualsiasi paese che voglia dirsi civile.

Primi casi di coronavirus in Trentino

E' confermata invece la positività al coronavirus della donna, originaria proprio di Codogno, che in questi giorni soggiornava con la famiglia a Dimaro, in Trentino, nella Val di Sole. Si è sentita male nel weekend, e lunedì è arrivata la conferma: positiva al Covid-19. E' stata già trasferita in Lombardia, a bordo di un'auto scortata dall'automedica.

Non ci sarebbero stati contatti con altre persone, in Trentino: non appena arrivata si sarebbe sottoposta ad isolamento volontario. E' il secondo caso di positività nella provincia trentina: sempre lunedì è stata confermato il contagio da coronavirus per tre persone originarie di Soresina, che erano in vacanza sull'Altopiano della Paganella. Sono stati tutti trasferiti all'ospedale di Bergamo. 

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