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Cronaca

Daccò: villa in Sardegna a Formigoni e Perego, e 500.000 € di "modifiche"

Emergono nuovi particolari nell'inchiesta che vede rinviato a giudizio per associazione a delinquere il Celeste. Tra questi le varie operazioni riguardanti la villa di Daccò in Sardegna

Pierangelo Daccò non solo ha venduto la villa in Sardegna a Alberto Perego con un maxi sconto ma negli anni precedenti l'ha anche ristrutturata accollandosi spese per oltre 500 mila euro facendo eseguire modifiche, in particolare nella parte notte, su richiesta dello stesso Formigoni e dello stesso Perego.

Lo ha affermato Giuseppe Danzi, collaboratore di Daccò fino all'ottobre 2011, sentito come testimone lo scorso 30 maggio dai pm di Milano titolari dell'indagine, appena chiusa, sul caso Maugeri. Danzi ha raccontato che Daccò, tra giugno e luglio 2011, aveva "indicato come prezzo di vendita 3 milioni circa" della villa che Formigoni e Perego avevano "già in uso" da qualche anno.

Prezzo che a lui e ad altri collaboratori di Daccò "sembrava particolarmente favorevole per l'acquirente sia rispetto ai valori di mercato di quella zona e sia rispetto ai consistenti costi sostenuti (soprattutto negli ultimi due anni) per ristrutturarla e modificarla".

Nel verbale, ora tra gli atti depositati, il collaboratore di Daccò ha aggiunto che alla villa "nonostante fosse stata appena costruita, furono fatte consistenti modifiche sia delle volumetrie interne sia degli spazi esterni", in particolare era stata ampliata "la zona notte, nel senso che sono state create nuove camere da letto e qualcuna ampliata". E questo per un costo "sicuramente superiore ai 500 mila euro".

Danzi ha inoltre affermato di aver saputo che quelli che lui ha definito "gli utilizzatori", cioé il governatore della Lombardia e il suo amico Perego, hanno "quantomeno condiviso (se non proprio richiesto) le modifiche fatte negli ultimi tempi". A proposito del contratto di affitto della villa, 20 mila euro solo per il mese di agosto che Perego avrebbe dovuto versare alla Limes (società di Daccò), Danzi ha spiegato che era stato predisposto in modo che i due avrebbero "potuto giustificare l'utilizzo dell'immobile" (lo stesso era avvenuto, a suo dire, per una barca). Infine il testimone ha anche sottolineato che di quella villa Daccò pagava anche le utenze, come quelle per l'uso estivo dell'energia elettrica "particolarmente onerose".

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