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Cronaca

Verona: banca rifiuta il prestito, imprenditore tenta di darsi fuoco

L'uomo, un 50enne originario della provincia di Potenza, si era recato presso il Banco di Brescia. Vedendosi rifiutato il prestito, ha tentato di darsi fuoco. Salvo grazie all'intervento dei carabinieri

La banca rifiuta un prestito di 4 mila euro ad un piccolo imprenditore edile che, una volta fuori l'istituto di credito, tenta di darsi fuoco dopo essersi cosparso di alcol. L'uomo, un 50enne originario della provincia di Potenza ma residente a Verona, è stato salvato dai carabinieri e poi ricoverato nel reparto di psichiatria dell'ospedale Borgo Roma della città veneta.

L'imprenditore si era recato nella filiale scaligera del Banco di Brescia chiedendo una piccola somma che gli serviva per l'attività, affermando di vantare crediti con vari clienti, per circa 34 mila euro, in gran parte con amministratori di condomini. L'istituto di credito, secondo quanto si è appreso, gli avrebbe negato il prestito, vantando un credito verso l'imprenditore di 1.500 euro, ed essendo a conoscenza di piccoli debiti che avrebbe con altre banche.

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Scoraggiato, il 50enne è uscito dalla filiale, minacciando di darsi fuoco: si è cosparso di alcol, ma nel momento in cui stava per usare l'accendino è stato bloccato dai carabinieri, chiamati nel frattempo dal direttore della banca. L'imprenditore aveva con sé alcune lettere indirizzate alle varie forze dell'ordine, nelle quali sottolineava "di non essere un delinquente" e di vivere in difficoltà, non "riuscendo a pagare i suoi operai" pur vantando crediti. L'uomo, sempre per motivi economici, aveva già tentato il suicidio lo scorso ottobre, cercando di impiccarsi: a salvarlo fu il fratello grazie sempre ai carabinieri che, attraverso il segnale del telefonino.

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