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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Esine

Esine: il raccordo per l'ospedale fatto con rifiuti nocivi

Un'area di 45 mila metri quadrati è stata sequestrata dal Noe di Brescia. Seppelliti rifiuti speciali per creare il sottofondo stradale: "Un pericolo per l'inquinamento ambientale"

I carabinieri del Noe di Brescia hanno posto sotto sequestro un'area di 45 mila metri quadrati nel comune di Esine, in Valle Camonica, interessati dai lavori di costruzione della variante alla statale 42 che collega la statale all'ospedale di Esine (un'opera da circa 2 milioni di euro).

I militari, diretti dal gruppo carabinieri per la tutela dell'ambiente di Treviso e assistiti dall'Arpa di Brescia, hanno constatato come, per creare il sottofondo stradale del raccordo, siano stati seppelliti abusivamente rifiuti speciali: detriti da demolizione, tra cui fresato di asfalto e grossi pezzi di cemento armato. Rifiuti che, fanno sapere dal Noe di Brescia, costituiscono un pericolo per l'inquinamento ambientale.

Per questo ora sarà compito dell'Arpa effettuare ulteriori analisi sui rifiuti interrati. Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura di Brescia, proseguiranno per valutare il danno ambientale e le possibili opere di bonifica.

Soltanto all'inizio di febbraio era stato inaugurato e aperto al traffico un altro tratto della variante della statale 42, quello che attraversa i comuni di Ceto, Capo di Ponte, Sellero, Cedegolo e Berzo Demo.

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