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Cronaca

Madre riprende la figlia in un video hard, il filmato finisce nelle mani degli agenti

Su una videocassetta riciclata sono apparse le riprese di un filmato pornografico girato in un'abitazione privata. Madre e padre condannati.

Produzione, detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico: già basterebbe questo a far comprendere la gravità della situazione a carico di una coppia, ma c'è un elemento che rende la vicenda ancor più triste: ad essere coinvolta in quello che era definito "un gioco", era infatti la figlia della coppia. La storia arriva dalla Valcamonica.  

Nel processo con rito abbreviato andato in scena al Tribunale di Brescia, il gup Lorenzo Benini ha inflitto una condanna di 3 anni e 4 mesi a carico della donna, la madre della ragazza, e di due anni e otto mesi a carico dell'uomo. Le indagini sono partite in seguito ad una denuncia fatta da un'altra ragazzina, destinataria di alcuni messaggi "espliciti" inviati da un uomo. La madre di questa ragazza ha denunciato tutto ai carabinieri, che nel sopralluogo a casa dell'uomo hanno trovato, tra le altre cose, una videocassetta che conteneva le riprese del matrimonio di un collega dell'indagato. Al termine delle immagini di festa però, la brutta sorpresa: un filmino amatoriale dove si vedevano scene hard. Tra le persone riconoscibili anche una ragazzina. 

Risaliti all'identità di queste persone, gli inquirenti hanno formalmente accusato padre e madre di avere coinvolto la loro figlia in attività pedopornografiche. Secondo le ricostruzioni fornite durante il processo, la ragazzina in alcuni casi era invitata dalla madre a filmare i genitori, in altri casi invece era lei stessa oggetto delle riprese della madre, che la invitava a denudarsi e muoversi, come fosse un gioco. 

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