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Cronaca Niardo / Via Nazionale

Orrore in famiglia: le lacrime per la professoressa Gloria

Gloria Trematerra, assassinata dal marito venerdì sera, aveva 55 anni ed era una professoressa d'inglese del liceo "Golgi" di Breno. Si stava separando dal marito e da poche settimane viveva con la figlia Alice in una struttura protetta, era tornata a casa per prendere alcuni vestiti.

NIARDO. Dalla casa di  Via Nazionale a Niardo se ne erano andate insieme qualche settimana fa. Mamma e figlia erano stufe dalle violenze perpetrate da Tullio Lanfranchi. Proprio Alicie, al compimento dei 18 anni, aveva denunciato il padre alle forze dell'ordine. Poi il trasferimento in un appartamento protetto , dove le due donne risiedevano da qualche settimana.

Gloria aveva,così, messo fine al turbolento rapporto con il marito. Una separazione che il 61enne  originario di Erbanno, disoccupato da qualche tempo, non ha mai accettato. Venerdì sera, la professoressa 55enne, originaria di Napoli, era tornata a casa per recuperare alcuni vestiti, lui l'ha presa a coltellate, uccidendola. La figlia Alice è rimasta ferita ad un braccio, mentre tentava di difendere la madre.

" È una situazione infelice, che va avanti da chissà quanto tempo, ma nessuno qui in-
torno sapeva nulla"  ha raccontato al Giornale di Brescia  la vicina di casa. Nei racconti della vicina, la professoressa d'inglese viene ricordata come: "una signora molto riservata  e molto colta”. Ben diverso il profilo del marito:” lui era scontroso, con un carattere spigoloso, non andava d’accordo quasi con nessuno.”

Anche Il sindaco di Niardo, Carlo Sacristani, era a conoscenza delle difficoltà di Gloria e Alice: "Abbiamo firmato qualche settimana fa i documenti per l’appartamento protetto, perché per un lasso temporaneo la professoressa Trematerra aveva bisogno di un sostegno, intanto che si organizzava. Sapevamo di una situazione difficile, ma nessuno mai si sarebbe aspettato un epilogo così tragico. Sono vicino ai figli e ai parenti, come Amministrazione faremo tutto il possibile per aiutarli". 

Il primo cittadino non si dà pace, proprio pochi giorni fa aveva autorizzato i Vigili urbani ad accompagnare Gloria e Alice a casa, per prendere gli  effetti personali: «Non capisco perché siano tornate in questa
casa da sole -  racconta il sindaco -, non le conoscevo bene ma il cordoglio e il dolore è grande e di tutti»

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