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Cronaca Lonato del Garda

"Suo figlio ha avuto un incedente": sgominata banda di truffatori, bottino da 200mila euro

Più di 50 truffe in tutta Italia, da Nord a Sud, dieci persone arrestate, indagati eccellenti anche sul lago di Garda: sgominata organizzazione criminale

Sgominata la banda delle truffe agli anziani: un'organizzazione criminale che da Napoli avrebbe messo a segno almeno una cinquantina di colpi in tutta Italia, da Siena – dove sono scattate le indagini – a Milano, Padova e Treviso, Bologna e Perugia e altre ancora. Sono almeno 10 le persone arrestate, e diversi gli indagati: tra questi anche un napoletano di 60 anni residente a Lonato. In casa i militari gli hanno trovato diversi chili d'oro (circa una decina), in monete e lingotti, probabilmente rubato ad anziani di tutta la penisola e poi fuso per farne perdere la tracciabilità. L'uomo è ora indagato per ricettazione.

Un'organizzazione precisa e radicata

Un'organizzazione precisa e radicata: a quanto pare i componenti del gruppo criminale organizzava da Napoli le trasferte in varie città d'Italia, non prima di aver selezionato accuratamente le proprie vittime. Erano quasi sempre anziani, che abitavano da soli: addirittura i malviventi si presentavano in loco per fare i sopralluoghi, per preparare il colpo nei minimi dettagli.

Da Napoli partiva poi la telefonata a casa: “Signora suo figlio ha avuto un brutto incidente”, con tutte le conseguenze (emotive) del caso. Uomini e donne spaventati, preoccupati: a cui poco più tardi capitava una visita inattesa, l'avvocato (finto) del figlio, un finto carabiniere, un finto operatore sanitario.

Il falso incidente (e il falso avvocato)

Agli anziani veniva riferito della necessità di recuperare soldi in contanti, oppure gioielli e preziosi, per pagare le cure o le spese legali del figlio rimasto ferito oppure coinvolto (e responsabile) dell'incidente. Erano bravi a vendere il loro “prodotto”, a convincere i genitori ormai preoccupati. Si facevano consegnare soldi e gioielli, poi fuggivano facendo perdere le loro tracce. Almeno fino a oggi. 

Indagini non facili, coordinate dai carabinieri del Nucleo investigativo di Siena. Gli investigatori hanno tracciato telefonate, seguito spostamenti, ricostruito identikit e modus operandi sulla base delle (tante) denunce ricevute. Come detto sarebbero più di 50 gli episodi di truffa accertati, e riusciti. Per non parlare di quelle truffe che magari non sono mai state nemmeno denunciate, per la vergogna o per paura. In tutto è stata recuperata refurtiva per oltre 200mila euro.

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