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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Tremosine

Ettari di bosco devastati dalle fiamme: rogo acceso per stanare gli animali?

Le indagini dei carabinieri avrebbero già preso una pista ben precisa: bracconieri senza scrupoli disposti a bruciare centinaia di ettari di bosco e parco naturale per far fuggire gli animali

La pista del rogo provocato volontariamente dai bracconieri per costringere così gli animali a scappare dal loro habitat sarebbe l'ipotesi in cima alla lista per i carabinieri che stanno ancora indagando sui roghi (dolosi) dei boschi di Tremosine. In pochi giorni sono stati bruciati più di 300 ettari di verde, di questi buona parte all'interno del Parco dell'Alto Garda Bresciana.

Gli esperti l'hanno già detto: ci vorranno decenni per rimettere tutto a posto, affinché la natura riprenda il suo corso fin da dove era arrivata. Il terribile incendio ha distrutto un fronte di oltre quattro chilometri, dalla Val di Bondo al Corno della Marogna.

Un disastro senza precedenti, e che ancora una volta – almeno secondo gli inquirenti – sarebbe stato provocato dalla mano senza scrupoli dell'uomo. Non ci sono dubbi sul fatto che il rogo sia stato doloso: gli inneschi non sono stati trovati, ma le fiamme sono divampate da due lati, così da circondare il bosco con il fuoco.

Ci sono voluti quasi cinque giorni per spegnere fino all'ultimo focolaio. Le indagini sono affidate ai carabinieri forestali, di Brescia e Limone: esclusa l'ipotesi di un rogo per creare nuovi pascoli, la pista da seguire è quella del bracconaggio “estremo”. Quando pur di cacciare (fuori norma) si fa male, malissimo alla natura.

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