Tentato suicidio a scuola: “Scioccata dall’indifferenza dei miei compagni di classe”
Gli alunni della Pastori sono tornati tra i banchi di scuola giovedì mattina. Il 15enne che ha tentato il suicidio è ricoverato al Civile in prognosi riservata, ma non sarebbe in pericolo di vita
BRESCIA. I 700 studenti dell’Istituto agrario Pastori provano a tornare alla normalità: scendono dai bus e dalle auto, formano dei piccoli gruppi e attraversano viale Bornata per entrare a scuola prima del suono della campanella. Nella mente di alcuni di loro ci sono ancora le drammatiche immagini della tarda mattinata di mercoledì: il corpo dello studente, che ha tentato il suicidio lanciandosi da una finestra del secondo piano, riverso sulla ghiaia del cortile interno, poi l’arrivo della Polizia e delle ambulanze.
Qualche alunno si interroga sulle regioni di un gesto così estremo, altri preferiscono non parlare. In molti lo definiscono un gesto assurdo: “Non si può fare una cosa del genere per un brutto voto, non è normale - dice un ragazzo dell’ultimo anno -. lo trovo un gesto immaturo”.
“Capisco come si possa essere sentito - spiega una studentessa di quinta - , bisogna sempre cercare di comprendere le persone, però poteva evitare di farlo a scuola. I professori non hanno colpa di quello che è successo: se ha preso un brutto voto ci sarà una ragione e comunque avrebbe sempre potuto recuperarlo.”
“Ci sono degli insegnati che ti ridono in faccia quando ti danno delle insufficienze - racconta un’altra studentessa - , ma una reazione così esagerata è difficile da capire. Se quel ragazzo aveva dei problemi con un professore avrebbe potuto parlarne con altri docenti, magari più disponibili al dialogo prima di arrivare a tanto.”
Anche tra i docenti le reazioni sono state molto diverse: c’è chi ha continuato a fare lezione, mentre qualcuno ha aperto un dibattito con i suoi studenti: “La mia professoressa d’Italiano era sconvolta - racconta un alunno di seconda - e ha voluto parlarne con noi, per capire come stessimo e cosa ne pensassimo.”
“La cosa che mi ha lasciato più mi ha scioccato - spiega una ragazza dell’ultimo anno - è l’indifferenza mostrata da alcuni miei compagni di classe davanti all’accaduto. Il mio vicino di banco era alla finestra quando è successo e ha visto tutta la scena: è sbiancato e stava svenendo, altri ragazzi invece ci hanno scherzato sopra dicendo delle battute irripetibili.” Ma c’è anche chi, tra compagni e studenti, ha pregato tutta la notte affinché il 15enne torni presto tra i banchi di scuola. Il ragazzo è ricoverato al Civile, in prognosi riservata, ma non sarebbe in pericolo di vita.