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Cronaca

Nessun processo per la morte di Giulia, la madre: “Sono schifata”

A quasi sei anni da quella tragica giornata la notizia che nessuno si aspettava: non ci sarà alcun processo per la strage di Duisburg, quando alla Love Parade morirono 21 persone. Tra di loro anche Giulia Minola

Love Parade, Duisburg: sono passati quasi sei anni. E in tanti, troppi, chiedono ancora giustizia. Ma la notizia è delle ultimissime ore: non ci sarà nessun processo. Nessun giudizio sulla morte di 21 giovani, in quella che fu una vera e propria strage: era il 24 luglio 2010, si contarono anche 650 feriti.

Lacrime anche bresciane: a perdere la vita la piccola Giulia Minola, aveva soltanto 21 anni. Il suo sorriso, gli occhi pieni di speranza: doveva essere una giornata di festa, alla “parata dell'amore”. Musica e divertimento, poi quel budello strettissimo, quel sottopassaggio dove in tanti rimangono incastrati.

Fu una strage, appunto. E che per il momento rimarrà impunita: non ci sono responsabilità. Anche se negli ultimi anni, nel corso delle indagini, erano state rilevate parecchie lacune nell'organizzazione. Eppure nessuno degli organizzatori, né tantomeno istituzioni di Duisburg e Polizia cittadina sono stati coinvolti nell'inchiesta.

La rabbia delle famiglie, anche di quella di Giulia. La madre, Nadia Zanacchi, si è detta “arrabbiata e delusa”, se non addirittura “schifata”. “Assurdo che non ci sia un processo, è mancato il rispetto a tutte le vittime, e a tutte le loro famiglie”.

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