Strage di Brescia, Mario Albanese positivo al narcotest
Dopo le prime indiscrezione la conferma dei risultati arrivati direttamente dall'ospedale: l'uomo avrebbe agito sotto l'effetto di sostanza stupefacenti. Non basta questo per giustificare i quattro terribili omicidi
Accecato dalla gelosia, ma non solo. Il camionista di 34 anni che in preda ad un raptus omicida ha ucciso la sua ex moglie Francesca Alleruzzo e il suo presunto fidanzato Vito Macadino, la figlia di lei Chiara Matalone e il suo fidanzato Domenico Tortorici (entrambi di soli 19 anni) sarebbe infatti risultato positivo al narcotest, dopo che i Carabinieri avevano addirittura recuperato della sostanza stupefacente già in suo possesso al momento della strage.
“Quella donna mi tradiva”. Così avrebbe spiegato Mario Albanese nel corso dell’ultimo interrogatorio. L’arma utilizzata, una pistola, era ovviamente clandestina: “Me l’ero procurata già da un po’ di tempo”. Arma con cui avrebbe voluto togliersi la vita e che invece si è inceppata poco prima dell’intervento del carabiniere e vicino di casa Ivano Gatti.