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Cronaca

Stamina: Mattia sta male, la madre accusa il ritardo nelle cure

Dalle precedenti infusioni, secondo la donna i "miglioramenti si sono azzerati, speriamo in un terzo trattamento". Mattia, affetto da Sindrome di Sandhoff, è stato ricoverato al Policlinico Federico II di Napoli a causa di problemi respiratori

E' stato ricoverato al Policlinico Federico II di Napoli il piccolo Mattia F., 6 anni, affetto da Sindrome di Sandhoff. Da alcuni giorni il bambino non respira bene, "a volte va in apnea - dice la madre, Simona F. ed i medici del Policlinico hanno pensato di praticargli una tracheotomia". Ma adesso, si pensa invece, a collegarlo ad un respiratore, applicandogli una maschera.

I genitori di Mattia, per il quale nell'estate scorsa si scatenò una gara di solidarietà sul web, accusano. "Dopo la prima infusione di staminali agli 'Spedali di Brescia' il 14 agosto Mattia era migliorato. Riusciva a tossire, respirava da solo, e rispondeva agli stimoli. Lo abbiamo documentato con i filmati e l' hanno confermato i medici che lo hanno visitato. Ma la seconda infusione che secondo i protocolli del prof. Vannoni avrebbe dovuto avvenire entro 45 giorni è stata ritardata. Matteo è stato chiamato solo il 27 ottobre, quando stava male e non era in condizioni di affrontare il viaggio a Brescia. La seconda infusione gliela hanno praticata il 15 novembre. Tardissimo".

Gli effetti benefici della terapia staminale, quindi, si sarebbero azzerati. "Certo - continua la madre, Simona, 32 anni - i medici di Brescia o del Policlinico possono dire che è la malattia che avanza. Ma la controprova manca e Mattia, dopo la prima infusione, era migliorato questo è certo".

Una nuova infusione di cellule staminali, prelevate con un trapianto allo zio, dovrebbe essere praticata a Mattia F. entro il 30 dicembre. Il 17 i genitori dei bambini in lista agli "Spedali di Brescia", la gran parte dei 149 pazienti, manifesteranno davanti alla struttura per chiedere lo sblocco della lista e la ripresa delle infusioni di cellule staminali. "Noi speriamo che Mattia riesca ad arrivare alla seconda infusione", dice la madre, ma nel blocco ci sono delle responsabilità. I protocolli di Vannoni non sono stati rispettati".

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