Caffè, panini e cocaina: chiuso locale del centro storico, arrestato il marito della titolare
La misura decisa dal Questore Vincenzo Ciarambino in seguito a numerosi controlli e all'arresto, in flagranza, del marito della proprietaria
Il Questore Vincenzo Ciarambino ha disposto la sospensione di 30 giorni della licenza al Sokhna Diarra Food di Via Capriolo, 23 a Brescia. Venerdì mattina gli agenti hanno notificato la misura alla titolare, il cui marito è finito in manette proprio pochi giorni fa per spaccio.
Il provvedimento scaturisce dai numerosi controlli effettuati dalla Questura di Brescia, anche in collaborazione con le altre forze di polizia, a seguito dei quali gli agenti avevano riscontrato che il locale era abitualmente frequentato da spacciatori e tossicodipendenti. Erano quindi scattate le precedenti sospensioni, con la richiesta alla proprietà di fare in modo che venissero garantite le condizioni minime di legalità nella gestione del locale.
Così non è stato. Lo scorso 17 settembre la Polizia Locale ha infatti arresto, in flagranza, il marito della titolare, perché pizzicato mentre cedeva una confezione di cocaina, e deteneva ai fini dello spaccio ben altre sette confezioni avvolte in cellophane trasparente.
"Accertato che il pubblico esercizio è risultato essere abituale ritrovo di persone con pregiudizi per reati in materia di stupefacenti e tenuto conto ch il titolare del bar non si è adoperato per garantire le condizioni minime di legalità nella gestione del proprio locale, il Questore ha disposto la sospensione dell’attività per 30 giorni" scrive in una nota la Questura.