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Cronaca Montichiari

Il gas di Putin viaggia nel Bresciano, al ritmo di 500 metri al giorno

Si scava nella Bassa, in questi giorni a Montichiari: al ritmo di mezzo chilometro al giorno gli operai della Snam stanno posizionando i tubi per il nuovo metanodotto che trasporterà il gas dalla Siberia

Lungo 170 chilometri, da Zimella di Verona a Cervignano di Lodi: il nuovo metanodotto targato Snam procede a ritmi serrati. Anche 500 metri al giorno: la posa dei nuovi tubi, la sostituzione di quelli vecchi considerati troppo 'stretti', di almeno mezzo metro. Trasporterà anche nel Nord Italia il prezioso gas metano in arrivo dalla Russia, dai giacimenti della Siberia.

Si scava, senza sosta: in tutto sono 54 i Comuni interessati, dalle Colline Moreniche del mantovano alle pianure di Lodi. E poi 11 municipi bresciani, soprattutto nella Bassa: in ordine sparso, Bagnolo Mella, Barbariga, Calvisano, Carpenedolo, Dello, Ghedi, Leno, Montichiari, Orzinuovi, Orzivecchi e Pompiano.

In questi giorni gli operai sono al lavoro nei pressi del Colle di San Giorgio, a Montichiari. Alla preoccupazione ambientalista negli anni si è affiancata quella archeologica: tutta la zona interessata infatti sarebbe a 'rischio', nel senso che sottoterra potrebbe nascondere reperti storici e manufatti di civiltà antiche. Preziosi anche questi, ma forse non al 'netto' del prezioso metano.

Onde evitare polemiche più o meno garantite – si dice che più di un anno fa, in territorio di Orzivecchi, erano stati rinvenuti i resti di un antico cimitero – la Snam ha comunicato di aver predisposto un protocollo di tutela del territorio, affiancando agli operai anche degli archeologi.

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