Ragazzo scomparso a Provaglio, le ricerche proseguono: avvistato da una telecamera
Ore di ansia per familiari e conoscenti, mentre le ricerche proseguono senza sosta in tutta la zona del Sebino e della Franciacorta. A Provaglio d'Iseo allestita una centrale operativa, l'appello della moglie Alessandra
Brancolare nel buio, anche se in cielo splende il sole. Questa la sensazione diffusa per chi vive ore di ansia a seguito della scomparsa di Simone Manessi, il 32enne residente a Monticelli Brusati di cui non si hanno più notizie da venerdì sera. Proprio venerdì è stato infatti avvistato per l’ultima volta, all’ingresso delle Torbiere di Provaglio d’Iseo: un conoscente l’ha incrociato, si sono pure salutati.
Simone sarebbe dovuto presentarsi, qualche minuto prima delle 19, nella cantina dove lavora con il padre, in territorio di Cologne. Un paio d’ore prima aveva visto e parlato proprio con i genitori, prima con papà e poi con mamma Teresa, non lasciando intendere niente di strano.
Una giornata normale, un po’ come la vita di Simone Manessi. Ma la preoccupazione cresce, ormai si sono superate le 48 ore: proseguono le ricerche, allertati tutti gli uomini e i mezzi possibili, già allestita una ‘centrale operativo’ negli spazi offerti dal Comune di Provaglio.
Venerdì sera l’ultimo avvistamento: la macchina, una Fiat Punto grigia, parcheggiata poco distante, e lui che si avvia ad imboccare il noto percorso delle Torbiere. Il suo cammino è stato registrato: nell’automobile abbandonata poi, il suo cellulare lasciato sul sedile, spento.
L’appello comune arriva da familiari ed amici, dalla moglie Alessandra: “Non può finire così”.
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