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Cronaca Sarezzo

Giovanissime, guadagnavano migliaia di euro a settimana: arrestate le "sorelle cocaina"

Blitz dei carabinieri in un appartamento di Sarezzo: arrestate due giovani sorelle, e i loro rispettivi compagni, per detenzione e spaccio di cocaina

Spacciavano cocaina a studenti, imprenditori e operai di tutte le età: appena fuori casa, all'incrocio di Sarezzo sulla Sp345 che porta a Lumezzane, Gardone Valtrompia e Villa Carcina. Un crocevia continuo, che si concentrava nel fine settimana, e che non poteva passare inosservato: i carabinieri da tempo tenevano d'occhio la situazione, finché un paio di giorni fa non è arrivato il blitz che ha portato all'arresto di due coppie di giovani marocchini, tra cui due sorelle.

Erano le due donne ad occuparsi dello spaccio per strada, della raccolta dei soldi e della contabilità: toccava invece invece ai loro fidanzati, che stavano in casa, occuparsi della preparazione e del confezionamento delle dosi. Un meccanismo ben rodato, e che garantiva un fatturato illecito di migliaia di euro a settimana.

Il blitz dei carabinieri

Al momento del blitz i carabinieri hanno sequestrato circa un centinaio di dosi da un grammo, oltre a 1200 euro in contanti considerati proventi dell'attività di spaccio. Non solo: nell'appartamento sono stati recuperati e sequestrati anche bilancini di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi, sostanza da taglio. E pure un taccuino in cui erano annotate al dettaglio le entrate e le uscite, la droga venduta, i nomi dei clienti abituali e degli acquirenti.

L'organizzazione dello spaccio

A margine del blitz i carabinieri sono riusciti a ricostruire la dinamica dell'organizzazione di spaccio. La droga in grandi quantità arrivava il giovedì, da fornitori che devono ancora essere identificati. La vendita di cocaina si concentrava poi nel fine settimana, il venerdì e il sabato. Qualche “pezzo” veniva ceduto anche nei giorni feriali, ma era nel weekend che le due coppie fatturavano davvero.

Le evidenze delle indagini hanno convinto il giudice a convalidare tutti e quattro gli arresti. Per tre di loro è stata già avviata una procedura di espulsione: saranno costretti a lasciare il territorio nazionale. Nelle prossime settimane sono attesi ulteriori sviluppi. 

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