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Cronaca Ospitaletto

Strani ritrovamenti in campagna: magia bianca o santeria?

Le fotografie del ritrovamento, avvenuto in campagna, hanno destato un certo allarme, ma non si tratterebbe di riti satanici bensì di rituali devozionali

Carte da gioco, frutta (uva, limone, un melone tagliato), un ventaglio rosso ed uno giallo, una bottiglia aperta di vino rosso e un bicchiere pieno a metà, il tutto in un cesto di vimini posizionato su un telo di raso giallo: questo lo stranissimo ritrovamento avvenuto nei giorni scorsi nella campagna di Ospitaletto. 

La notizia del ritrovamento, corredata da tre fotografie, è apparsa in un gruppo aperto su Facebook, pubblicata da un cittadino. Comprensibile la curiosità di molti residenti, tra la preoccupazione che si possa trattare di una sorta di rito satanico, la sorpresa e anche l'indignazione per i resti lasciati in natura («E comunque la gentil persona che fa queste cose potrebbe poi pensare anche a madre natura e tornare a raccogliere il vetro e la plastica che lascia in giro, madre natura gliene sarebbe molto grata»).

Al di là della comprensibile preoccupazione, parrebbe non trattarsi di rito satanico, bensì, forse, di santeria, un rituale che (da Wikipedia) nasce dal sincretismo di elementi della religione cattolica con altri della religione tradizionale yoruba, praticata dagli schiavi africani e dai loro discendenti a Cuba, in Brasile, Porto Rico, Repubblica Dominicana, Panama e anche in luoghi con molti immigrati latinoamericani negli Stati Uniti.

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