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Cronaca Salò / Lungolago Zanardelli

A Salò le luminarie della discordia: «Lamentele fuori luogo»

Per le vie principali di Salò le curiose installazione di luce firmate Stefano Mazzanti, nell'ambito della rassegna organizzata da Comune e Pro Loco. I commercianti si lamentano, l'amministrazione risponde

Poche ma buone le luci ‘artistiche’ che colorano il Natale per la prima edizione di Salò in Luce, rassegna curata da Stefano Mazzanti e organizzata a quattro mani dal Comune e della Pro Loco, una serie di installazioni che accompagnano le vie principali della cittadina gardesana, dalla statua di Zanardelli a Viale Cavour, Piazza Zanelli e le traverse che accompagnano il lungolago. Poche luci ma in grado di scatenare l’onda delle polemiche natalizie che spesso accompagna l’installazione o meno di luminarie, e in particolare sulle rive delle più caratteristiche località del lago.

“L’evento è da considerare in prospettiva – ha dichiarato proprio Stefano Mazzanti, artista visivo e lighting designer che da diversi anni porta avanti un lavoro di ricerca nell’ambito dell’impiego artistico ed espressivo della luce – un investimento che andrà valutato nei prossimi anni, quando si consoliderà con il coinvolgimento di nuovi artisti”. In effetti le lucette sono un po’ pochine, suggeriscono le malelingue, le stesse che però poi suggeriscono che a lamentarsi sono gli stessi commercianti che si lagnavano delle luminarie degli anni passati, e ora rimpiangono “il Natale e le sue atmosfere tradizionali”.

A Salò le luminarie della discordia - © BresciaToday.it


“Il problema di base è proprio questo – ci racconta il primo cittadino di Salò, Barbara Botti – l’iniziativa è nata come un’idea di collaborazione, ma sono davvero pochi i commercianti che hanno voluto partecipare. Tutte quelle che potete vedere sono tutte quelle che ci siamo potuti permettere. In ogni caso si tratta di un’idea innovativa, installazioni diverse tra loro e che a me personalmente piacciono molto. Ma come detto siamo solo agli inizi, questa è una rassegna con una prospettiva e un futuro, come in tante città europee, in Italia come a Torino”.

Dall’anno prossimo infatti, come suggerisce pure la Pro Loco, non è da escludere l’ipotesi di un vero e proprio concorso che possa dunque coinvolgere diversi artisti, anche di fame. Come inizio non c’è male, a Natale in fondo dovremmo essere tutti più buoni. Giusto in tempo per festeggiare il Capodanno in piazza, nell’apposito villaggio natalizio, a due passi dalla pista di pattinaggio.

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