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Cronaca Roè Volciano

Il fiume era "arrabbiato", 12enne ucciso dalla corrente troppo forte

Un tuffo fatto molte volte in passato, ma ieri la corrente del Chiese, ingrossato dalla pioggia, lo ha sorpreso trascinandolo sott'acqua.

L'acqua era troppo alta, la corrente troppo forte, eppure Hamza El Amrani, a dispetto del consiglio dell'amichetto, ha deciso di tuffarsi ugualmente, forse per dimostrare di non avere paura, di essere coraggioso. L'azzardo, purtroppo, è costato carissimo. Il giorno dopo la scomparsa del 12enne di Roè Volciano c'è spazio per il dolore, che prende il posto della disperazione provata da parenti e amici all'arrivo della notizia.

Il tuffo fatale è avvenuto intorno alle 16. Hamza e un amico sono scesi dal ponte di Pompegnino, in via Ponte Chiese, lungo il sentiero che porta fino al fiume, a poche centinaia di metri dall'abitazione della famiglia marocchina che da tempo abita a Roè. Nonostante il tentativo di dissuasione dell'amico, Hamza si è tuffato. 

Subito l'amico che era con lui ha capito che era in difficoltà. Quando non l'ha più visto emergere, è corso dalla madre del coetaneo che, uscendo in mezzo alla strada, ha chiesto aiuto. A fare la telefonata al 112 è stata una donna che passeggiava con i propri cani. Nel giro di pochi minuti, sul posto sono arrivati Carabinieri, Vigili del Fuoco, Polizia locale, Volontari del Garda, sommozzatori e Protezione civile. 

Il grande dispiegamento di forze purtroppo non è servito: il corpo di Hamza El Amrani è stato ritrovato - grazie all'elicottero che sorvolava la zona - a quattro chilometri di distanza, a Villanuova, adagiato contro le grate nel fiume dietro il supermercato Italmark. Al momento del recupero del corpo, avvenuto a fatica, sul posto c'erano pare e madre del ragazzino, assieme alla sorellina di 10 anni e al fratello di 19. 

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