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Cronaca Desenzano del Garda / Via Grezze

15 richiedenti asilo nel resort, ma nessuno ne sa nulla

In un resort, con tanto di campo da golf da sei buche, nella campagna desenzanese sono ospitati da metà novembre una quindicina di richiedenti asilo, ma nessuno pare esserne stato informato.

Comune, Prefettura, Carabinieri: dei 15 rifugiati richiedenti asilo alloggiati presso il resort a quattro stelle “Borgo Machetto” di Desenzano nessuno sa nulla. Eppure sono arrivati da mesi, ormai quasi due, da quando a metà novembre Agriscar, società che ha una convenzione con la Prefettura per l’accoglienza dei migranti, li ha trasferiti lì da un’altra struttura. 

Ad avere cercato di chiarire la situazione è stato nei giorni scorsi il dorso bresciano del Corriere della Sera. Interpellata dal quotidiano, il primo cittadino di Desenzano Rosa Leso ha rivelato di non sapere nulla. Stessa risposta dalla Prefettura: Giovanna Longhi, capo di gabinetto, ha dichiarato di «non esserne al corrente: Borgo Machetto non è nella lista delle proprietà dove possono soggiornare i richiedenti asilo». 

Dalla struttura però, finita nei mesi scorsi all’asta (ora sospesa perché si cerca un accordo post-fallimento con i creditori), dicono di essere in regola con i permessi, anzi, addirittura di comunicare giorno per giorno in Prefettura le presenze dei richiedenti asilo - provenienti da Pakistan, Bangladesh e Ghana - per i quali sono stati organizzati anche corsi di italiano tenuti da un professore. 

Nel frattempo, il destino del resort, chiuso al pubblico da ottobre, utilizzato negli ultimi anni come location per matrimoni ed apprezzata struttura di ricevimento (con ottime recensioni su Tripadvisor, dove la struttura ha una media di quattro stelle su cinque), rimane sempre più incerto tra  banche e tribunali fallimentari, preoccupati della svalutazione causata dalla presenza dei richiedenti asilo.

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