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Cronaca

Brescia, due morti sospette: l'ombra della polmonite sulla città?

Passate tre settimane l'epidemia non accenna a placarsi: anche martedì 17 nuovi accessi al pronto soccorso. Registrati tre nuovi casi di legionella

Sono ormai tre settimane che l'epidemia non accenna a placarsi: anche nella giornata di martedì l'Ats di Brescia ha registrato 17 nuovi accessi al pronto soccorso causa polmonite, e unidi ricoveri in ospedale (tutti nel Bresciano). Il totale dei degenti è stabile a 132: la buona notizia è che ogni giorni, a fronte dei nuovi ricoverati, ci sono anche altrettanti dimessi. Ma la cattiva notizia è un'altra: mercoledì si contano tre nuovi casi di positività alla legionella, due nella Bassa e un terzo nella provincia di Mantova, quest'ultimo – spiega l'Ats – “un paziente per il quale gli accertamenti hanno rivelato la presenza di legionellosi successivamente al ricovero”.

Non solo: la Procura ha già aperto un'inchiesta per quelle che sono state definite delle “morti sospette”, a quanto pare per problemi e complicazioni respiratorie. Potrebbero dunque essere entrambe riconducibili all'emergenza di settembre.

Fosse così, ma è tutto da verificare, significherebbe comunque che la “nube” dell'epidemia potrebbe aver raggiunto anche la città. Entrambi gli anziani deceduti, il primo di 77 e il secondo di 88 anni, erano da tempo ospitati in strutture socio-assistenziali, e quindi da tempo non lasciavano Brescia. Gli accertamenti degli inquirenti serviranno proprio ad accertare un'eventuale correlazione tra i due decessi e l'epidemia.

Gli ultimi aggiornamenti confermano più di 550 casi di polmonite batterica in poche settimane, e in buona parte circoscritti a una specifica area geografica. Con gli ultimi aggiornamenti i casi di legionella salgono a quota 48, comunque ancora meno del 10% del totale. E mentre i giorni passano, ancora non vi sono certezze sulla causa, o sulle cause.

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