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Cronaca Piancogno

Spacciatore resta chiuso in casa, chiama i pompieri ma arrivano i carabinieri

Epilogo inevitabile per il giovane pusher bresciano che è stato arrestato dai carabinieri: rimasto chiuso in casa mentre fuori una cliente aspettava, ha chiamato il 112

Forse alterati dalle sostanze che giravano in casa, forse troppo frettolosi nel voler concludere l'affare: sta di fatto che è stato proprio il giovane che verrà poi arrestato ad allertare le forze dell'ordine perché rimasto chiuso in casa, causa rottura della serratura. E' successo a Piancogno: in manette ci è finito un 34enne già noto alle forze dell'ordine, che da qualche tempo si era trasferito in Svizzera.

E' stato trovato in possesso di 100 grammi di marijuana, nascosta nella sua auto: a quanto pare stava per concludere una cessione di droga a una coppia di clienti che si era presentata in quell'abitazione. Che non era sua, ma nella disponibilità di un amico o di un conoscente: anche questo è stato un motivo in più che ha convinto i militari ad approfondire la situazione.

L'episodio nei dettagli

La chiamata al 112 è arrivata lunedì sera. I carabinieri sono intervenuti su richiesta dei Vigili del fuoco che stavano prestando soccorso a una ragazza che, a detta sua, era rimasta chiusa fuori casa. All'interno dell'appartamento erano presenti sia il suo compagno che un altro ragazzo, che poi sarà il 34enne a finire in manette.

Tutto regolare, almeno in apparenza: la serratura non si apre a causa di un malfunzionamento e piuttosto che sfondare la porta i pompieri preferiscono entrare dalla finestra e poi lavorare dall'interno. La situazione sembra risolversi rapidamente, finché non arrivano anche i carabinieri, come da prassi, per i rilievi del caso.

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