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Cronaca

«Signora c’è la Tares da pagare»: ma è morta da oltre un anno

Storie di burocrazia all'italiana anche a Brescia, dove una signora nata nel 1924 ma morta oltre un anno si vede recapitare la prima rata della Tassa Rifiuti e Servizi, con scadenza il 30 novembre

Non mancava proprio nulla, il calcolo preciso delle tariffe e pure i moduli allegati per i pagamenti. Peccato che a ricevere la ‘notifica’ del pagamento Tares, la Tassa Rifiuti e Servizi, sia stata un’anziana signora residente a Brescia ma ormai deceduta da più di un anno, morta nell’ottobre del 2012.

La signora Piera, nata nel 1924 e morta a 88 anni. Che dall’alto dei cieli si è vista recapitare il sollecito di pagamento, in vista dell’avvio della rateizzazione prevista dalla normativa, entro e non oltre il 30 novembre prossimo.

Una storia amara di burocrazia all’italiana, ancora una volta. Forse i dati che non si incrociano, i ‘cervelloni’ che in automatico non coordinano le informazioni e le notizie. Un po’ come per quel rimborso INPS a Nave, per un uomo morto sul lavoro sì, ma oltre 50 anni fa.

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