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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Paziente tenta il suicidio al Civile: maxi risarcimento e vitalizio

La vicenda risale al 2005: una donna, ricoverata nel reparto di psichiatria, tentò di togliersi la vita, senza però riuscirci. L'azienda ospedaliera è stata condannata per omissione di vigilanza

L'ospedale Civile di Brescia dovrà versare 18mila e 500 euro all'anno a una paziente che tentò il suicidio mentre era ricoverata nella struttura. A stabiliro è il Tribunale di Brescia, che ha condannato l'azienda ospedaliera per omissione di vigilanza.

La vicenda, raccontata dal giornale di Brescia, risale al 2005: una donna, che all'epoca dei fatti aveva circa una quarantina d'anni, tentò di togliersi la vita durante il periodo di ricovero nel reparto di psichiatria. Stando a quanto fatto sapere dai vertici del Civile, la donna avrebbe approfittato del momento di caos dovuto ad un'altra emergenza: il personale sanitario era impegnato a bloccare un altro paziente che cercava di fuggire dal reparto.

Secondo il giudice l'episodio avrebbe ulteriormente peggiorato le condizioni di salute della donna che avrebbe dovuto comunque essere controllata da medici e infermieri. Queste le motivazioni che hanno portato alla condanna dell'azienda ospedaliera. Oltre al vitalizio, l'azienda ospedaliera dovrà versare anche un risarcimento che ammonta a 700mila euro. 

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