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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Bedizzole

Omicidio Stabile, le lacrime della moglie: «Era un uomo pulito»

Il racconto di una tragedia, dal punto di vista della moglie di Tiziano Stabile, freddato con due colpi di pistola nella periferia di Bedizzole. Le lacrime di Cosetta Polina: "Era un uomo pulito"

Una casa sul lago e tanti amici, “anche a Desenzano”, una "vita pulita" dopo un passato burrascoso, di cui si ricordano le accuse di spaccio, o peggio i 18 mesi di carcere a seguito del sequestro di persona dell’orefice Mezzadri, proprio di Rivarolo Mantovano. Dove lui abitava con la moglie e il figlio Andrea, prima che quei colpi di pistola lo portassero via, per sempre.

La moglie lo ricorda con affetto, le lacrime miste allo stupore, “non riesco nemmeno a immaginare che qualcuno potesse volergli male”. In una lunga intervista rilasciata a La Provincia di Cremona ritorna sul passato che non si dimentica, anche se lei lo sposò anni dopo il carcere, “la sua vita non era più la stessa”, ormai era un uomo pulito.

“Mio marito aveva sbagliato in passato – racconta la moglie Cosetta Polina, mezzo secolo esatto d’età – ma il suo debito con la giustizia l’aveva pagato. Era un marito e un padre amorevole, molto legato ai suoi figli”. Quella sera a Bedizzole,”un paese che nemmeno conoscevo”, ma ancora non si capacita di come lui capitasse spesso nel bresciano, quasi ogni sera.

Un legame a filo doppio con Brescia e la sua terra, la figlia Romina che lavora a Calvisano, il figlio Andrea che studia a Brescia, a un passo dalla laurea. “Ci siamo sentiti poco prima di cena – continua Cosima, raccontando di quell’ultima telefonata – era partito da Rivarolo, mi aveva detto che avrebbe mangiato fuori. Poi non ho saputo più nulla”.

Fino alla chiamata, che non ti aspetteresti mai. I Carabinieri di Brescia che contattano la figlia, la avvisano che qualcosa non va. Poco prima delle 21, Tiziano Stabile aveva già chiuso gli occhi, per sempre.

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