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Cronaca Sirmione

Fece uccidere il rivale d'amore a picconate: muore durante la fuga

Trovato morto dalla Polizia Ferroviaria, in stazione a Verona, l'ergastolano e omicida Stefano Savasta: nel 2008 aveva incaricato tre sicari di uccidere il suo rivale d'amore, Stefano Cerri, il cui cadavere non è mai stato trovato

Un ergastolano mandante di un omicidio, in fuga dagli arresti domiciliari. Colto da un infarto mentre stava scappando, nei pressi della stazione ferroviaria di Verona, ‘accompagnato’ da un documento falso (e una patente vera) e da 10mila euro in contanti. Il suo cadavere è stato ritrovato dagli agenti della Polizia Ferroviaria.

Un nome, un programma. Il milanese Stevano Savasta, 55enne ora domiciliato a Sirmione: della sua fuga se ne sono accorti i Carabinieri del comando locale, non l’hanno trovato in casa e hanno lanciato l’allarme. Alle spalle una storia d’amore burrascosa, tra minacce e stalking, conclusasi con una vendetta atroce.

Una relazione con Ivana Siviero, impiegata, durata addirittura 15 anni. Poi, nel 2006, la brusca rottura, che Savasta non ha mai voluto accettare. L’ha minacciata, pedinata, perseguita: su di lui diverse denunce per stalking. La donna cerca di rifarsi una vita, ritrova l’amore tra le braccia dell’imprenditore Stefano Cerri, milanese anche lui.

Savasta impazzisce di gelosia, fino ad escogitare il diabolico piano omicida. Il rivale in amore scompare nel 2008, in Via Gratasoglio a Milano: il primo dei sospettati è proprio Savasta, che confiderà ad un amico di essere stato il mandante dell’omicidio.

Una morte efferata, un delitto compiuto a colpi di piccone. Il 55enne infatti incarica tre giovani dominicani, saranno loro a compiere l’atto omicida. Savasta finisce in carcere nella primavera del 2009, pochi mesi più tardi uno dei sicari, Wilton Martinez Valles, confesserà tutto. Nel maggio 2012 il Tribunale di Milano chiude la sentenza, con quattro ergastoli.

Savasta riesce a patteggiare i domiciliari, a Sirmione. Poi il suo tentativo di fuga, la morte per infarto. E una vicenda forse finita per davvero. Anche se il cadavere di Stefano Cerri, in realtà, non è stato ritrovato.

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