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Cronaca

Omicidio in Mandolossa, le parole dei politici bresciani

Durante una conferenza stampa il sindaco Emilio Del Bono ha auspicato maggiori tutele da parte dello Stato, con più uomini sul territorio e strumenti normativi più efficaci nelle mani dei sindaci. Parole avallate nella nota del presidente della Provincia Pier Luigi Mottinelli

BRESCIA - In seguito al duplice omicidio in Mandolossa, Emilio Del Bono si è rivolto al Governo affinché dia maggiori strumenti normativi ai sindaci e consenta di mettere in campo un numero maggiore di forze dell’ordine. 

Nei giorni scorsi i politici di palazzo Loggia hanno convocato una conferenza stampa per aggiornare la cittadinanza sui provvedimenti in materia di sicurezza e per porgere le condoglianza alla famiglia Seramondi.

Il sindaco Del Bono ha sottolineato come il Comune non possa sostituirsi allo Stato, derubricando in tal modo a sterili affermazioni alcune delle critiche ricevute nelle ultime ore. Nondimeno, il primo cittadino ha assicurato che non si tirerà indietro, e che solleciterà una risposta da parte dello Stato. Più uomini sul territorio, più strumenti per combattere la microcriminalità da parte dei Comuni.

Emilio Del Bono ha inoltre chiesto un giro di vite al Prefetto, cui ha consegnato una lista di locali di cui valutare la chiusura a causa delle malsane frequentazioni. 

Il sindaco si è mostrato preoccupato, anche per le modalità di esecuzione dell’omicidio che richiamano quelle della grande criminalità organizzata. Non era del resto un mistero che la mafia avesse esteso da tempo i suoi tentacoli anche nelle nostre zone, tanto che Brescia è risultata assegnataria di una sezione della Dia (Direzione Investigativa Antimafia) che troverà sede nella ex Corte di Appello.

Il presidente della Provincia di Brescia Pier Luigi Mottinelli, dal canto suo, in una nota ha ringraziato Prefetto, Carabinieri e Polizia dello Stato, per la pronta convocazione del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza. 

“Di fronte a fatti di cronaca come quello appena successo, è necessario reagire con prontezza, facendo appello allo Stato, affinché i Comuni e le Forze dell'Ordine non vengano lasciati soli; ricordo, a tal proposito che i sindaci non hanno competenze in materia di ordine pubblico e sono già molto caricati di incombenze, come l'emergenza umanitaria che stiamo affrontando, senza nel contempo avere il conforto di risorse economiche, che negli anni continuano a diminuire".
 
Rispetto ad alcuni commenti apparsi sui quotidiani locali dagli assessori regionali Viviana Beccalossi e Simona Bordonali, Mottinelli ha detto di considerare “inaccettabili le loro dichiarazioni che, invece di mostrare vicinanza ai sindaci, che ogni giorno presidiano il territorio e lavorano per il bene delle comunità, polemizzano contro gli stessi, a seconda dell'appartenenza politica, coinvolgendoli in responsabilità che non hanno. Esemplifico: santificano i sindaci nell'emergenza profughi, accusando lo Stato,  e polemizzano con il sindaco di Brescia, su accadimenti tragici che meriterebbero solo il cordoglio per vittime e familiari".
 
 

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