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Cronaca Niardo

Omicidio di Niardo: otto fendenti con un coltello da cucina

Resa nota dagli inquirenti l'arma del delitto. Tullio Lanfranchi verrà interrogato Lunedì. Rientrato da Torino anche il secondo figlio della Vittima. Dimessa dall'Ospedale la figlia Alice, viva per miracolo.

Avrebbe usato un grosso coltello da cucina, di quelli che si trovano nei cassetti di ogni casa, l'uomo che venerdì a Niardo ha ucciso a coltellate la moglie Gloria Trematerra e ferito la figlia Alice: gli inquirenti cominciano a fare luce sulle dinamiche di questo tragico Venerdì 17.

Otto coltellate, al volto e all'addome, una furia cieca che ha colpito anche la figlia 18enne Alice, che ha prima tentato di difendere la madre ed è poi fortunatamente è riuscita a fuggire, correndo a chiedere disperatamente ma inutilmente aiuto.

"È arrivata questa ragazza ferita alle mani -Per favore aiutate mia madre - continuava a ripetere. Ho cercato di calmarla mentre chiamavamo i soccorsi" avrebbe raccontato poi al GiornalediBrescia la barista dell'esercizio in cui Alice si è rifugiata. Anche Tullio Lanfranchi in seguito al gesto brutale si sarebbe recato dai vicini: "Ho ammazzato mia moglie, chiamate il 118" sarebbero state le sue parole.

L'uomo, 61enne originario di Erbanno ma residente a anni con la famiglia a Niardo, recentemente disoccupato in seguito al fallimento dell'azienda per cui lavorava, non è ancora stato ascoltato dal pm titolare dell'inchiesta. L'omicidio non è stato dunque ancora confessato, ma dovrebbe essere fissato per lunedì l'interrogatorio per la convalida dell'arresto.

Ancora sotto sequestro la villetta in via Nazionale dove si è consumato l'omicidio.

Era stata proprio la figlia Alice a denunciare le violenze del padre, denuncia che aveva portato all'intervento dei servizi sociali e all'assegnazione per madre e figlia di un alloggio protetto a Breno, il tempo necessario a riorganizzarsi la vita lontano dal  papà che stava diventando sempre più aggressivo.

La concessione della casa protetta per le due donne era stata firmata qualche settimana fa dal sindaco di Niardo Carlo Sacristani, che adesso non si spiega perchè le due donne non abbiano chiesto l'accompagnamento dei Vigili per tornare nella casa del marito e padre. Sembra che Gloria avesse chiamato la figlia poco prima delle 20, al termine dei Consigli di Classe presso il liceo, per andare a recuperare qualche effetto personale rimasto in via Nazionale.

Nella giornata di sabato è rientrato a Niardo anche il fratello di Alice, studente a Torino presso il Politecnico. Dopo le cure in Ospedale delle ferite riportate durante la colluttazione, Alice è adesso ospite di amici, assistita fra gli altri dalla vicepreside del Liceo Golgi presso cui Gloria lavorava. Donna discreta e colta, Gloria aveva preferito tenere per sè le turbolenze che caratterrizzavano la vita famigliare: "Non aveva parlato della sua crisi coniugale" conferma la vicepreside.

Gloria è la seconda vittima bresciana di femminicidio nell'ultimo mese: un'altra tragedia si era consumata infatti a Castenedolo, dove Anna Mura  era stata trovata dal figlio quindicenne con il cranio sfondato. Per il delitto è in carcere il marito Alessandro Musini, individuato e arrestato dopo 32 ore di fuga. L'uomo continua a proclamarsi innocente.

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