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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Erbusco

"Era un uomo davvero buono, adorato dalla sua bambina"

Indagini in corso per cercare di risalire al killer di Riadh Belkhala, uomo di 49 anni trovato senza vita in una strada sterrata di Zocco di Erbusco. Il dolore di moglie e figlia: "Era un uomo buono"

Indagini in corso, serrate. Per cercare di ricostruire gli attimi che hanno anticipato la tragedia. Per cercare di capire cosa ci facesse Riadh Belkhala in quella strada buia di campagna. Gli inquirenti sono al lavoro per scoprire della sua vita, delle sue frequentazioni, se magari quella sera il 49enne tunisino avesse un appuntamento con qualcuno.

E' stato ritrovato senza vita, massacrato da una cinquantina di coltellate, a fianco della sua Mercedes parcheggiata sul ciglio della strada. Una vita complicata: precedenti per rissa e droga, nel 2013 l'arresto per “spaccio” di banconote false. Intanto si attende l'esito dell'autopsia.

La ricostruzione più plausibile è quella che a colpire sia stato uno solo. Qualcuno che voleva fargliela pagare: per cosa ancora non si sa. Chi lo conosce è pronto a giurare che Riadh fosse una brava persona. Originario della Tunisia, in Italia ormai da più di 20 anni.

Bresciano (quasi) doc: negli ultimi tempi ha abitato a Capriolo, a Erbusco e a Rovato. Dove ora condivideva un appartamento in un condominio di Via Manzoni, insieme alla moglie Betty e a una bimba ancora piccola.

Persona riservata ma generosa, raccontano di lui i condomini. Pochi sorrisi, ma contagiosi. Di mestiere faceva il venditore, lavorava come operatore in un mercato dell'usato. “Era un uomo buono”, ricorda ancora la moglie, e "adorato dalla sua bambina", racconta invece un vicino. In tanti forse hanno giudicato prima del tempo.

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