Fiamme e paura al presepe vivente: sull'incendio l'ombra del dolo

L'ombra del dolo sull'incendio che ha devastato parte del presepe vivente più grande della provincia, la rappresentazione di Nuvolera che ogni anno viene allestita per oltre 8.000 metri quadrati, coinvolgendo più di 250 volontari alla buona riuscita dell'evento, e migliaia e migliaia di visitatori.

Le fiamme sono divampate sabato sera poco dopo la mezzanotte. Come detto in queste ore si sta ragionando all'ipotesi di un incendio doloso. Sull'accaduto stanno già indagando i carabinieri: al vaglio dei militari la possibile testimonianza di chi avrebbe visto qualcuno muoversi nei dintorni del presepe, a pochi minuti dal rogo.

Scenografie distrutte, l'intervento dei pompieri

Il fuoco è divampato rapidamente, distruggendo tutte le scenografie della zona dell'oasi, e lasciando fortunatamente intatte le altre, tra cui la natività. Il pronto intervento dei Vigili del Fuoco di Salò e Paitone ha evitato il peggio. Nessun corto circuito al quadro elettrico, è stato accertato: anzi le luci erano ancora accese al momento delle fiamme. 

L'umidità e la pioggia di questi giorni rendono ancora più difficile che l'incendio possa essersi scatenato per motivi di autocombustione. Esclusa l'ipotesi del corto circuito, rimangono solo due piste: il rogo accidentale, ma comunque causato da un errore umano, oppure un incendio doloso. Indagano i carabinieri, mentre i volontari sono già al lavoro per rimettere tutto a posto entro la sera della vigilia.