Nube arancione avvolge le strade: cos'è successo dentro l'azienda chimica
Ecco il motivo che ha scatenato la reazione chimica, nel tardo pomeriggio in Via Cacciamali: 1000 litri di acido sono stati rovesciati in una vasca dopo una rottura
Nessun allarme ambientale in Via Cacciamali, almeno così pare: dai primi accertamenti sembra infatti ormai definitiva la questione relativa alla non tossicità della nube. Ma i residenti sono arrabbiati, eccome: in tanti in serata si sono radunati fuori dai cancelli dello stabilimento della Torchiani, l'azienda da dove martedì sera si è scatenata una densa nube arancione, poi dispersa nell'aria.
Mille litri di acido
Senza gravi conseguenze, fanno sapere dall'azienda: ma della stessa idea anche i tecnici di Arpa e Ats. Nei prossimi giorni sono comunque attesi ulteriori risultati. La cronaca di quanto accaduto: nessun incendio in azienda, ma una reazione chimica dovuta alla rottura di un contenitore. Al suo interno circa un migliaio di litri di acido nitrico.
Non si sa perché il contenitore si sia rotto, ma è successo: l'acido dunque è stato rovesciato ed è finito in una vasca sottostante, in metallo. Il metallo ha retto, non si è fuso, ma ha comunque provocato una inevitabile reazione chimica. Da qui il fuoriuscire della densa nube arancione.
La nube arancione
Il fumo ha invaso le stanze della fabbrica, poi è arrivato all'esterno. Ha colorato il cielo per parecchi minuti, prima di scomparire nell'aria. La densa colonna di fumo ha ovviamente allarmato anche i residenti. In tanti come detto hanno chiesto spiegazioni. La questione ambientale torna in Via Cacciamali: intanto l'azienda sta già programmando un suo ampliamento.