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Cronaca

Nadia è morta per un cancro al cervello: la spiegazione degli oncologi italiani

Nadia Toffa è morta per un cancro al cervello all'età di 40 anni. Una malattia terribile, ultra aggressiva e tra le più letali tra le forme esistenti. Sul caso è intervenuta, in un'intervista rilasciata a Biomedicalcue.it, anche Stefania Gori, presidente dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom): si tratta della più importante società scientifica dell’oncologia italiana, che rappresenta più del 95% dei medici che si occupano e fanno ricerca su questo tipo di tumore.

“Nadia Toffa ha avuto un tipo di tumore per il quale la ricerca sta lavorando molto a livello internazionale, ma anche in Italia. Su alcune forme tumorali dobbiamo acquisire ancora maggiori conoscenze – dichiara l’oncologa a Biomedicalcue.it –, ma anche per queste la ricerca sta avendo notevoli progressi. In generale la ricerca oncologica ha fatto molti passi avanti, il 60% dei pazienti con una diagnosi di tumore ha una sopravvivenza di 5 anni, e per il carcinoma alla mammella e alla prostata la percentuale di sopravvivenza sfiora il 90%".

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"Il cammino è ancora lungo ma oggi, proprio grazie alla ricerca, si comincia a parlare di guarigione, un concetto che fino a due anni fa non si prendeva in considerazione - spiega ancora Stefania Gori -. C’è un esercito di persone che hanno avuto un tumore e che oggi sono vive in Italia e sono oltre 3 milioni e 400mila. Ma quand’è che ci si può considerare guariti? Una certa quota di pazienti può essere considerata guarita perché ha raggiunto, dopo un numero di anni dalla diagnosi che è diverso a seconda della neoplasia dalle quale era affetto, la stessa aspettativa di vita di una persona della stessa età e dello stesso sesso che non ha mai avuto un tumore”.

I tumori cerebrali maligni

I tumori cerebrali maligni, essendo privi di margini, infiltrano e distruggono il tessuto sano circostante. Tuttavia, a differenza dei tumori maligni di altre parti del corpo umano, molto raramente danno metastasi.

Come spiega l'Aitc, l'Associazione Italiana Tumori Cerebrali, questo tipo di tumore può insorgere in tutte le età: circa la metà dei casi sono relativamente benigni e possono essere curati con successo. I pazienti con un tumore maligno del Sistema Nervoso Centrale hanno invece sopravvivenza limitata.

Oggi, la principale forma di intervento contro il cancro al cervello è l’intervento chirurgico, che serve a ridurre la pressione intracranica esercitata dalla massa tumorale. Per completare l'operazione, nella maggior parte dei casi viene poi effettuata una radioterapia, con cicli di radiazioni ionizzanti che hanno lo scopo di distruggere le cellule tumorali residue. A volte viene associata a chemioterapia.

I sintomi

La cefalea è la manifestazione più comune del cancro al cervello, sia inizialmente che in corso della malattia. E' una cefalea intermittente e che non pulsa, più intensa alla mattina e che migliora nel corso della giornata. Altre sue manifestazioni sono nausea, vomito, disturbi visivi, affaticamento fisico e mentale, turbe comportamentali, scostamenti dell’umore, perdita di memoria e di interesse, stato confuso quale sonnolenza e turbe del linguaggio.

A questi sintomi se ne aggiungo altri più gravi e manifesti: comparsa di convulsioni, perdita graduale dei movimenti o della sensibilità in un arto, perdita dell’equilibrio e della coordinazione dei movimenti, perdita dell’udito con o senza vertigini, amenorrea (scomparsa delle mestruazioni), infertilità ed altre disturbi dovuti ad alterazioni di ghiandole endocrine.

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