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Cronaca

A caccia dei writers imbrattamuri: arrestati tre minorenni

Colti in flagranza di reato, mentre le indagini della Procura sembrano portare ad una sola grande banda di writers, composta da almeno una decina di elementi che agiscono in tutta Brescia

Sarebbero almeno venti le ‘azioni’ di "forma d’arte non autorizzata" o, meglio, di "imbrattamento e danneggiamento di immobili privati e comunali" contestata alla nuova banda dei writers che starebbe, appunto, imbrattando i muri di Brescia da mesi, composta da almeno una decina di elementi.

Certamente le indagini della Procura potranno avere nuova linfa dagli ultimi e recentissimi fermi: tre ragazzi, ancora minorenni, sorpresi in flagranza di reato, armati di bombolette spray e vernice. Tutti riconducibili alla banda di cui sopra, tutti accomunati dalla stessa firma o, in gergo, dallo stesso ‘tag’.

Altro che Twitter o Facebook, la storia del ‘tag’, della firma sul muro, comincia ormai una trentina d’anni fa. Forma d’arte o meno, combattuta da sempre come forma di socialità inadeguata, ha avuto i ‘suoi’ momenti di gloria quando in più d’una città, in Italia e non, i writers venivano ‘liberalizzati’ nelle zone del degrado, per dare un tocco di colore al grigio di muri spenti e abbandonati.

Altro discorso il danneggiamento, e le accuse che pendono intanto sui tre ragazzini arrestati. Con loro, quel giorno, anche un’altra persona, di cui però si sono perse le tracce.

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