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Cronaca Monticelli Brusati

Una vita spezzata: la tragica morte di Simone e le lacrime di un paese intero

Ritrovato senza vita il corpo di Simone Manessi, morto a soli 32 anni: si erano perse le sue tracce da venerdì sera, era stata ritrovata la sua automobile, con il suo cellulare. La famiglia e gli amici escludono l'ipotesi del suicidio

Una vita spezzata, l’ennesima. Anche stavolta troppo presto, a soli 32 anni e senza apparente motivo. Simone Manessi era uscito di casa venerdì, era stato visto dai genitori: poi una sorta di frugale ultima cena, qualche traccia sul suo cammino, l’automobile abbandonata nei pressi del monastero di San Pietro in Lamosa, il suo cellulare, spento, sul sedile.

L’aveva visto un amico, o forse solo un conoscente, si erano salutati proprio all’ingresso del percorso delle Torbiere, erano passate da poco le 19 di venerdì. Lo aspettavano al lavoro, a Cologne, lo hanno aspettato con ansia a casa, a Monticelli Brusati, amici e parenti si sono mobilitati, con loro gli uomini in divisa di Carabinieri, Protezione Civile, Vigili del Fuoco.

Nella sala operativa allestita negli spazi del Comune di Provaglio d’Iseo si attendeva una telefonata liberatoria, anche solo un piccolo segnale, un flebile lumino di speranza sempre acceso ha accompagnato chi Simone lo conosceva bene. E proprio loro, i familiari più stretti come mamma Teresa o la moglie Alessandra, sembrano escludere a priori l’ipotesi maledetta di un suicidio.

Forse un tragico incidente allora, di cui ancora vanno ricostruite le dinamiche precise. Una vita spezzata, l’ennesima. Anche stavolta troppo presto.

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