rotate-mobile
Cronaca Montichiari

Caparra di 30mila euro per un Suv nuovo fiammante: la concessionaria non esiste

La truffa del Suv per due 40enni svizzeri: avevano perfino versato la caparra, un gruzzolo da 30mila euro. Arrivati nel Bresciano, della concessionaria (e della macchina) nemmeno l'ombra. Subito.it: "C'è una sezione dedicata alla sicurezza, dove collaboriamo attivamente con le forze dell'ordine; è importante evitare pagamenti non tracciati"

Sembrava fatta, e invece no: due 40enni svizzeri truffati nel Bresciano. Erano convinti di aver fatto l'affare, acquistando un Suv nuovo fiammante da una concessionaria di Montichiari: peccato che di quella concessionaria manco l'ombra, a dirla tutta non esisteva neanche la via, e tanti saluti alla caparra.

Un gruzzolo non da poco: i due avrebbero versato la bellezza di 30mila euro. Soldi che erano stati trasferiti sul conto che loro pensavano intestato alla concessionaria, che invece non esisteva. Soldi che quindi sono stati direttamente incassati dal truffatore.

I due svizzeri, residenti nel Canton Ticino, avevano trovato il Suv in vendita sul portale web Subito.it. Una volta cliccate le fotografie, e contattato in venditore, si erano fatti spedire i documenti che attestavano la certezza dell'acquisto. Tutti falsi: perché la vettura, in ogni caso, risultava in vendita a Milano.

I due sono comunque arrivati nel Bresciano, in cerca del concessionario fantasma e dopo aver contattato le forze dell'ordine. Purtroppo per loro, una truffa bella e buona: si sono fatti abbindolare, e non di poco, semplicemente scambiandosi qualche mail, e senza mai nemmeno aver parlato al telefono.

Sarà dura risalire al truffatore, anche se le tracce non mancherebbero. La sua “base” infatti sarebbe nel Milanese, motivo per cui la denuncia (e le successive indagini) sono passate di competenza ai carabinieri di zona. E la pista da seguire, altri truffati con le stesse modalità.

"Come Subito.it suggeriamo sempre di acquistare un bene da persone geograficamente vicine ed esclusivamente in Italia (Subito non opera all’estero) per potersi incontrare e verificare che il mezzo corrisponda effettivamente alle caratteristiche descritte nell’annuncio - scrive il portale in una nota -. Inoltre, vanno evitati i metodi di pagamento non tracciati come carte ricaricabili, vaglia postali o metodi di trasferimento di denaro, in quanto non è possibile identificare la persona in caso di truffa. Se viene richiesto il versamento di una caparra, questa non deve essere né troppo bassa né superare il 20% del valore del mezzo. Sulla piattaforma abbiamo un’apposita sezione che spiega agli utenti come difendersi". 

DECALOGO SICUREZZA-2

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Caparra di 30mila euro per un Suv nuovo fiammante: la concessionaria non esiste

BresciaToday è in caricamento