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Cronaca Montichiari

Badante polacca licenziata: Tar respinge il ricorso e smentisce il parroco che la difende

Una immigrata impegnata come badante in una famiglia di Montichiari non avrebbe mai svolto il suo lavoro, perciò è stata licenziata. Il parroco aveva testimoniato in suo favore.

In un colpo solo ha messo in difficoltà una famiglia, che a lei si era affidata per l’assistenza domiciliare di un’anziana signora, e il parroco che la difendeva a spada tratta, anche con una testimonianza “non attendibile” (questo almeno quanto emerso in sede processuale). Stiamo parlando di una immigrata polacca, di professione badante, per la quale il Tribunale amministrativo regionale ha rigettato il ricorso con il licenziamento da lei ritenuto ingiusto. 

La vicenda, curiosa quanto dolorosa per la famiglia accusata di ingiusto licenziamento, è raccontata sulle colonne del quotidiano Bresciaoggi in edicola stamane, e vede come protagonista una signora polacca che a Montichiari era stata assunta per assistere un’anziana malata. Dopo l’assunzione però la donna non avrebbe quasi mai svolto il suo incarico, motivo per cui la famiglia bresciana avrebbe preso la decisione di lasciarla a casa. 

L’immigrata però non si è data per vinta ed ha presentato ricorso al Tar, allegando alla propria istanza la dichiarazione di un parroco di Montichiari che ha affermato di averla vista più volte, ogni volta che vi si recava per la somministrazione della comunione, nella casa dell’anziana. Peccato che il Tribunale abbia sconfessato il parroco: «Nel periodo in cui avrebbe dovuto essere alle dipendenze del suo datore di lavoro la straniera risultava in Polonia. Tutto ciò escluderebbe quanto dichiarato dal parroco, che ha affermato di conoscere la ricorrente in qualità di badante già dal periodo precedente. L’affermazione non è attendibile visto che la dichiarazione non è stata sorretta da altri elementi».

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