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Cronaca Salò

Medico picchiava moglie e figli, ora minaccia di morte il giudice

Non si placa la furia del 53enne di Salò condannato a due anni di carcere per aver picchiato ripetutamente la moglie e il figlio: dopo la sentenza ha minacciato di morte il giudice Roberto Spanò

Picchiava la moglie “in nome di Allah”, adesso ha giurato vendetta al giudice che lo ha condannato per violenza e maltrattamenti. “Vado e lo uccido”, avrebbe detto ai Carabinieri riferendosi al giudice Roberto Spanò, proprio quello che gli avrebbe ‘consegnato’ la sentenza, due anni di carcere e 30mila euro di risarcimento all’ex moglie.

Il condannato è un medico libanese di 53 anni, ma che abita da un trentennio in Italia. Per anni sposato ad una donna di 45 anni, con cui ha abitato a Salò: picchiava sia lei che i figli, rei di aver adottato un comportamento ‘blasfemo’, troppo in linea con lo stile di vita occidentale e troppo lontano dai dogmi dell’Islam più radicale.

Non si è presentato in aula, è stato comunque condannato, ora ha minacciato di morte il giudice della seconda sezione penale del Tribunale di Brescia. Da lunedì Roberto Spanò è accompagnato e seguito a vista da un Carabiniere. Se non è una scorta vera e propria, questa volta poco ci manca.

La foto segnaletica del 53enne violento è stata poi consegnata in tribunale, a chi si occupa di entrate e uscite. I fatti della strage di Milano hanno lasciato un segno indelebile. E il tema della sicurezza è tornato all’ordine del giorno, anche tra le aule bresciane.

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