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Cronaca Ospitaletto

Sposato, porta la giovane amante in casa e la usa come schiava

E' stato condannato a 6 anni e 4 mesi di carcere il 39enne Massimiliano Consoli, accusato di lesioni e violenza: per mesi avrebbe vessato la moglie e l'amante insieme

Una storia strana, intricata, piena di punti interrogativi e di angoli bui: una storia d'amore che diventa un incubo, una donna che lascia il fidanzato per cominciare una nuova vita e invece finisce invischiata nella rete di un uomo violento, che la maltratta e la minaccia, e pure avrebbe cercato di farla prostituire “offrendola” su Facebook.

E' stato condannato a 6 anni e 4 mesi di carcere il 39enne Massimiliano Consoli, all'epoca residente a Ospitaletto e oggi ai domiciliari, a casa della madre: è lui l'uomo che per lungo tempo avrebbe vessato non solo la giovane personal trainer con cui aveva intavolato una relazione, e che da poco si era trasferita in casa, in taverna, ma pure la moglie con cui ha convissuto per anni.

Vita da incubo nella casa

Secondo quanto ricostruito dal giudice, sulla base delle articolate indagini dei carabinieri, Consoli avrebbe convinto la nuova fiamma a trasferirsi in casa, nonostante fosse sposato. In tre sotto lo stesso tetto, in una casa da incubo; così dice la sentenza. Di notte, il 39enne decideva chi doveva stare nel letto insieme a lui. L'altra doveva dormire sul pavimento.

L'ultima arrivata, una personal trainer di 27 anni, sarebbe stata più e più volte minacciata di morte: non poteva uscire di casa da sola o senza chiedere il permesso. Non poteva tornare dai genitori o dagli amici. Le era stato perfino sequestrato il cellulare. Tra botte e minacce il caso più eclatante è quando Consoli le avrebbe procurato la frattura del setto nasale: “Se mi tradisci, ti uccido”, le avrebbe detto.

Mesi di sofferenza, poi la fuga

Non poteva indossare abiti o pantaloni attillati, mettersi il rossetto, rispondere al citofono o vedere qualcuno senza il suo permesso. Dopo lunghi mesi di sofferenza, completamente in balia dell'uomo che l'aveva soggiogata, è riuscita a scappare e a chiedere aiuto. A denunciare quanto succedeva in quella casa.

Anche la moglie di Consoli era vittima del marito violento. A volte dormiva con una, a volte con un'altra: un'umiliazione a cui era impossibile scappare. Poi le indagini, l'arresto, adesso il processo e la condanna, pesante: il 39enne aveva già diversi precedenti alle spalle, furti e rapine e tanto altro ancora. I suoi ultimi capi d'accusa, lesioni e violenza domestica, gli sono costati 6 anni e 4 mesi.

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