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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Piazza Tebaldo Brusato

Si abbassa pantaloni e mutande, poi gli palpa i genitali: nei guai carabiniere

Si è conclusa con un risarcimento da 10mila euro la lunga vicenda giudiziaria in cui è rimasto coinvolto, per violenza sessuale, anche un maresciallo in servizio a Brescia

Un risarcimento in denaro di 10mila euro è davvero l'ultimo atto della vicenda giudiziaria, che si trascina ormai da anni, che coinvolgeva un maresciallo dei carabinieri all'epoca in servizio alla caserma di Tebaldo Brusato, e un giovane immigrato – ora tornato in Egitto – che sarebbe stato vittima di violenza sessuale. Così ha decretato il giudice, in via definitiva: il carabinieri è stato condannato a una pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione, oltre a un risarcimento di 10mila euro.

I fatti come detto risalgono a qualche anno fa. L'immigrato egiziano – che oggi ha 35 anni – va in caserma per accompagnare il fratello, chiamato a risolvere una questione di lavoro. Non succede nulla di che, fin quando non rimane da solo con il maresciallo R.P., in quel momento in servizio.

Senza pantaloni, le mani sui genitali

Secondo quanto riportato nella condanna, è il militare a fare la prima mossa, chiedendo al giovane se avesse la fidanzata oppure no. Tempo pochi attimi e il maresciallo si sarebbe tolto sia i pantaloni che le mutande, per concludere poi palpeggiando i genitali dell'egiziano, invitandolo ad un rapporto orale.

Una scena incredibile, interrotta solo dalla chiamata di un collega del maresciallo, che dunque si sarebbe ricomposto e se ne sarebbe andato. Non passerà molto però prima che arrivi una denuncia. L'accusa è di violenza sessuale, circostanza poi confermata dalla condanna. E adesso anche dal sonoro risarcimento.

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