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Cronaca Malonno

Quasi tutti dimessi i bambini intossicati a Malonno

All'origine del malore sembra esserci l'acqua di un ruscello. Si trovavano al campo estivo diocesano dell'Azione Cattolica in una cascina della Val Camonica, a Zazza di Malonno, in provincia di Brescia. Il ricovero era avvenuto all'alba

Sono stati quasi tutti dimessi i bambini bresciani che si trovavano al campo estivo diocesano dell'Azione Cattolica in una cascina della Val Camonica, a Zazza di Malonno, in provincia di Brescia, ricoverati all'alba per un'intossicazione. Una cinquantina di loro, tra gli 8 e i 13 anni, ha trascorso la notte in vari ospedali della provincia (Esine, Chiari, e il Civile e la Poliambulanza in città) dopo aver accusato malori.

54 bambini ricoverati per un'intossicazione alimentare

Tutti, vale a dire una cinquantina, sono stati trasportati a scopo precauzionale al pronto soccorso, ma secondo le testimonianze sembra che a stare male sia stata una ventina dei giovanissimi ospiti: i primi avrebbero accusato i primi sintomi, vomito e dissenteria, in serata, ma dopo un primo intervento della guardia medica, altri bambini avrebbero iniziato a non sentirsi bene. Da lì intorno alle due del mattino la chiamata al 118 e l'impegnativo dispiegamento di mezzi di soccorso per il trasporto, grazie ai pullman della Protezione Civile. Nessuno degli otto educatori presenti ha accusato sintomi. All'origine del malore sembra esserci l'acqua di un ruscello che i bambini avrebbero bevuto, ma non si esclude l'intossicazione alimentare, forse dovuta a frutti di bosco. Sul posto per gli accertamenti l'Asl di Valle Camonica e i carabinieri di Esine.

Il responsabile del pronto soccorso pediatrico del Civile di Brescia, Alberto Arrighini, spiega che all'origine del malore che si è manifestato in vomito e dissenteria, "secondo le testimonianze è verosimile ci possa essere l'acqua di un ruscello: certo è che si è riscontrata sincronia nella manifestazione dei sintomi, e quindi un contagio simultaneo, il che escluderebbe l'ipotesi di un virus che i bambini si sono passati l'un l'altro". A determinare l'intossicazione sarebbe quindi stato "qualcosa che hanno bevuto, mangiato o comunque ingerito nello stesso momento, anche tra mercoledì e giovedì, dipende dai tempi di incubazione. Non si rilevano segnali preoccupanti". Solo le analisi condotte in laboratorio, e quelle a cura dell'Asl sui materiali, potranno dare risposte definitive.

(ANSA)

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