Muore un mese prima del parto, il colpo di scena: "Negligenza e imperizia dei medici"
A dirlo è una consulenza tecnica, redatta dai periti del tribunale nel corso del processo civile, che ribalta le precedenti perizie di parte presentate in sede penale. Debora Mor è morta alla Poliambulanza nell'ottobre del 2010, quando in grembo portava la piccola Emma
Nelle oltre 70 pagine redatte dal consulente Camillo Bolzanini, depositate lo scorso 28 settembre, verrebbe attestata la negligenza e l'imperizia dei medici che avevano in cura Debora. Un parere che smentisce le precedenti perizie formulate in sede penale.
La giovane donna di Mairano soffriva infatti di una cardiomiopatia, una malformazione al cuore che ne ispessisce le pareti, e per questo era seguita da un cardiologo. Secondo il perito incaricato dal giudice civile, considerato il quadro clinico, Debora avrebbe dovuto essere ricoverata dal sesto mese di gravidanza. La permanenza in ospedale non avrebbe certo evitato l'insorgere di un attacco cardiaco, ma avrebbe garantito un intervento terapeutico immediato in un ambiente specializzato.
Una svolta che non restituisce certo il sorriso e la felicità a mamma Tiziana e papà Alessandro, ma regala comunque nuove speranze e consente all'avvocato Anna Ferraris, che segue il dibattimento penale, di opporsi nuovamente alla richiesta di archiviazione avanzata dal pm Nocerino lo scorso luglio.
"Solo nel procedimento penale possiamo fare avere giustizia a nostra figlia e a nostra nipote - spiega Alessandro Mor - . Non sono stato capace di difendere la mia Debora quando era in vita, ora voglio che sia fatto tutto il possibile affinché gli eventuali responsabili della sua morte e di quella di Emma paghino per quello che hanno fatto."
