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Cronaca Lumezzane

La figlia chiama a casa, nessuno risponde: intossicati i genitori e la nonna

Tragedia sfiorata a Pieve di Lumezzane: solo il tempestivo intervento della figlia ha evitato il peggio per i genitori e la nonna

Tre intossicati alla Pieve di Lumezzane, salvati dallo scrupolo della figlia: preoccupata perché in casa non rispondeva nessuno, è andata a vedere cosa stesse succedendo. E si è trovata di fronte i genitori, entrambi di 67 anni, e la nonna 90enne ormai privi di coscienza, intossicati dal monossido che lentamente aveva riempito tutta la casa.

La donna ha chiamato subito il 112: in Via del Fante si sono precipitati i Vigili del Fuoco, ambulanza e automedica. I volontari della Croce Bianca hanno provveduto al trasporto in ospedale dei tre intossicati: nessuno è in pericolo di vita, per fortuna, ma sono stati ricoverati alla clinica Città di Brescia e sottoposti a terapia d'ossigeno in camera iperbarica.

Cinque ore per "ripulire" la casa

L'allarme è stato lanciato dopo dopo mezzogiorno: per “ripulire” la casa dalle tossine di monossido ci sono volute quasi cinque ore. In serata la casa è stata dichiarata nuovamente inagibile: non appena usciti dall'ospedale, i coniugi e la nonna potranno rientrare senza problemi.

Gli accertamenti dei Vigili del Fuoco hanno permesso di risalire anche alla causa della pericolosa intossicazione: il malfunzionamento della caldaia, che dunque per tutta la mattina avrebbe inondato la casa di tossine. Il monossido, si sa, è noto come il killer silenzioso: è inodore e incolore, e spesso quando ce se ne accorge, è davvero troppo tardi. Anche stavolta, una tragedia sfiorata.

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