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Cronaca

Stamina: sì alle cure per Sofia, respinto il ricorso del Civile

La piccola potrà proseguire le cure come stabilito a giugno dal Tribunale del Lavoro. Accolta la tesi dei legali della famiglia: "Il numero di infusioni possibili non è stabilito per legge"

La piccola Sofia potrà continuare le cure con il metodo Stamina. Il tribunale civile di Livorno, secondo quanto spiegato dalla famiglia della piccola, ha dichiarato inammissibile il reclamo del Civile di Brescia che si erano opposti alla prosecuzione delle cure per Sofia, così come era stato ordinato a giugno dal giudice del lavoro in accoglimento del ricorso presentato dai genitori della bimba. Nel provvedimento, depositato ieri, si afferma anche che Sofia ha diritto alla prosecuzione delle cure senza restrizioni.

Deve essere infatti il medico prescrittore, è stato inoltre spiegato, a stabilire la durata della cura e il numero delle infusioni: nella legge non c'è limitazione a un certo numero di infusioni o a un certo numero di cicli. I giudici livornesi hanno in sostanza accolto le tesi dei genitori della bambina, che erano assistiti dagli avvocati Giuseppe Conte e Roberto Cartei.

"E' andata bene, siamo molto contenti e soddisfatti per quello che riguarda la nostra battaglia - dicono Guido e Caterina, i genitori di Sofia - Ovviamente la lotta continua e continuerà il nostro impegno a fianco di tutte le famiglie che si trovano oggi a combattere questa battaglia: mettiamo a disposizione la nostra esperienza con la 'Voa Voa Onlus Amici di Sofia', per aiutare le famiglie che come noi hanno avuto una diagnosi infausta".
 

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